EMDR

L’ EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un metodo che utilizza i movimenti oculari per andare a stimolare alternativamente i due emisferi cerebrali, allo scopo di riattivare il sistema di elaborazione che si è bloccato a seguito di un trauma.

Il nostro cervello elabora continuamente informazioni, ma quando gli eventi hanno un impatto emotivo troppo forte, le informazioni, le percezioni e le emozioni che proviamo, rimangono in memoria nello stesso modo in cui le abbiamo vissute ( Shapiro,1995). L’esperienza dunque viene immagazzinata in modo disfunzionale, poiché il cervello da solo non riesce a “smaltirla”. 

Ogni individuo è dotato di un sistema innato orientato all’elaborazione di tutte le informazioni in un’ottica di autoguarigione; la patologia subentra quando questo sistema innato si blocca a seguito della grande carica emotiva e l’evento traumatico rimane isolato dal resto della rete neurale. Quando questo accade l’EMDR consente di aiutare il sistema innato e a riattivarsi là dove si è bloccato.

Tutti i nostri ricordi sono fatti di immagini, pensieri, sensazioni fisiche ed emozioni.

L’EMDR lavora contemporaneamente su immagini, cognizioni negative sul Sé, emozioni e sensazioni, per andare ad identificare la rete che mantiene il ricordo traumatico.

La stimolazione va a ricollegarsi con le informazioni che ci sono in quella rete, in modo tale da “liberarla” e consentire alla persona di vedere l’evento in modo più funzionale, ridurre il disagio e l’attivazione fisiologica legata a quel ricordo. 

Trent’anni di ricerche dimostrano l’efficacia dell’EMDR nel trattamento dei vissuti traumatici.

Sin dai primi anni 90, gli strumenti di neuroimaging hanno iniziato a mostrarci cosa accade nel cervello delle persone che hanno vissuto traumi e forti stress e il ruolo importande dell’Emdr nella loro risoluzione. Grazie a questo metodo è stato possibile trovare la modalità per accedere alle informazioni immagazzinate in memoria, stimolare il meccanismo di elaborazione di queste informazioni e portarle alla risoluzione.