Perdita dell’animale domestico. Affrontare un lutto spesso sottovalutato.

Il ruolo che l’animale da compagnia ha assunto negli ultimi 50 anni è nettamente diverso dal passato, in cui l’animale aveva un’utilità. Oggi infatti non si sceglie di prenderlo perché è utile, ma per ciò che affettivamente ci regala.

La durata di vita dell’animale è solitamente molto più breve di quella dell’essere umano e dunque del suo padrone. Perciò statisticamente è molto più probabile che sia l’uomo ad affrontare la perdita dell’animale, piuttosto che il contrario.

Nel corso della storia gli animali hanno rivestito differenti ruoli, sono stati impiegati in lavori di utilità pubblica, sono stati delle guide, impiegati nell’ambito della salute e della cura, sono agenti di socializzazione, di supporto sociale e fisico.

Nelle ultime decadi l’attenzione si è spostata sulla relazione non utilitaristica, ma affettiva tra esseri umani ed animali.

L’animale è una presenza silenziosa. Lui c’è, a prescindere da come tu sia, che tu sia arrabbiato, scontroso, che tu stia male o bene o che tu ti allontani per dei giorni. La sua presenza è di accettazione incondizionata rispetto alle caratteristiche dell’uomo e ci permette inoltre di esprimere parti differenti di noi.

                                     Illustrazione di Cherry’S

Vivere la perdita

Lutto, dal latino lugere, significa piangere, dolersi. Sentimento di dolore per la morte di una persona cara o per una grave disgrazia. Lutto tuttavia non significa solo dolore per la morte, ma è un dolore che si accompagna alla perdita, in generale, ad esempio perdita di punti di riferimento, perdita di parti di sé (esterne o interne).

Vivere un lutto significa vivere un momento di disorganizzazione temporanea, che coinvolge l’area cognitiva, emotiva, sociale e relazionale dell’individuo, ma anche del contesto familiare.

Chi affronta il lutto dell’animale domestico si trova spesso a vivere una mancanza quasi totale di ascolto e comprensione.

Nonostante l’animale domestico faccia parte della famiglia a tutti gli effetti, spesso le persone che vivono questo lutto si scontrano con la scarsità di comprensione da parte della famiglia, degli amici e più in generale della rete sociale.

Uno studio di Carmack del 2008 descrive come la morte di un animale domestico può scatenare un dolore intenso quanto quello provocato dalla perdita di un essere umano. Poiché l’animale è considerato un membro del nucleo familiare, la sua morte sconvolge la vita dei membri della famiglia e il suo funzionamento dall’interno. Dunque la morte di un animale domestico può portare alla disorganizzazione del funzionamento familiare.  

Sintomi e reazioni da Lutto

 

La letteratura scientifica ci mostra come per molte persone l’esperienza di lutto dell’animale domestico è analoga alla perdita di una persona importante e molto cara, come un parente, un amico, un familiare. ( Carmack et al, 2011)

Le reazioni emotive e le fasi che si attraversano per la morte dell’animale sono le stesse di quelle descritte in letteratura per la perdita di una persona.

Tra i sintomi e le reazioni da lutto più comuni troviamo:

  • Ansia
  • Colpa
  • Rabbia e irritabilità
  • Umore depresso
  • Scoppi di pianto
  • Sintomi somatici
  • Perdita di speranza

 

Come descrivono Wrobel e Dye (2003) tali sintomi possono durare oltre un anno.

La gravità e la durata dei sintomi è significativamente correlata con il grado di attaccamento all’animale deceduto. Questi risultati indicano che la perdita dell’animale domestico può essere una potenziale area di preoccupazione clinica, specialmente se l’attaccamento della persona all’animale domestico era forte.

La persona può vivere un “lutto non compreso”, non validato, quando sente che non gli è “concesso” dalle persone vicine il diritto di provare dolore, piangere e soffrire per la perdita.

Spesso la relazione persona- animale non viene validata e riconosciuta nel suo dolore, perciò chi subisce la perdita tende a non parlarne, non raccontare. In genere l’aspetto della narrazione è fortemente limitato.

Come Affrontare la perdita

 

  • Dare valore alla perdita subita e dunque permettersi di sentire la propria sofferenza. Accoglierla, farle spazio.
  • Riconoscere che ciò che state provando è normale. Infatti come descritto in precedenza, la letteratura scientifica ci mostra come le reazioni di sofferenza siano molto simili alla perdita di una persona cara. Il rapporto uomo-animale non è dunque un rapporto di serie B. Il legame che creiamo con il nostro animale è un legame affettivo a tutti gli effetti.
  • Create uno spazio in cui è possibile ricordare il vostro animale. Un luogo e uno spazio in cui potete pensarlo e ricordarlo, sentendovi autorizzati a farlo, come lo studio del terapeuta che potrà aiutarvi a implementare le abilità per superare il lutto ed elaborarlo, ma anche un luogo della vostra casa o del vostro giardino.
  • Reinvestire nella propria vita pur mantenendo una connessione con l’animale defunto e sviluppando con lui un nuovo rapporto.
  • Non schiacciare o reprimere le emozioni, non allontanare dalla mente o del vissuto emotivo ciò che è successo. Ad esempio è utile non togliere tutte le sue cose subito, negando l’evento, anche questo processo deve essere graduale.

 

L’elaborazione del lutto è quel processo che permette di continuare ad amare la persona o l’animale anche quando non c’è più, di restare in connessione e sentire la relazione. Se questo passaggio avviene in modo adeguato la persona riuscirà a poco a poco a tornare ad investire sulla propria vita e ad andare avanti.

Quando entrano in gioco fattori di complessità che non consentono l’adeguata elaborazione della perdita, il processo di lutto può trasformarsi in lutto complesso, in tali casi è altamente consigliato rivolgersi ad un professionista che aiuti la persona in questo processo.

 

 

Bibliografia

 

Carmack, B. J.,  Packman, W. (2011). Pet loss: The interface of continuing bonds research and practice.
Grief and Bereavement in Contemporary Society

 

 

Wrobel, T.A., Dye, A.L. (2003)  Grieving Pet Death: Normative, Gender, and Attachment Issues. OMEGA, Vol. 47(4) 385-393

 

 

Carmack, B.J. (2008) The Effects on Family Members and Functioning AFter the Death of a Pet. Taylor & Francis Online. Pages 149-161

 

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